20 Novembre 2009 | Autore: Mr.salento | Salento
Il visitatore che si avventura lungo le coste del Salento, sia sul litorale adriatico che su quello ionico, noterà sicuramente un tratto caratteristico nella presenza di centinaia di torri costiere, che si alzano in promontori e scogliere di fronte al mare.
E’ questa la testimonianza che resta di uno dei periodi storici più bui e terribili del Salento. Il mare, che fino all’epoca dell’Impero Romano era stato sinonimo di ricchezza, di benessere, di traffici e di commerci, diventa improvvisamente portatore di un terribile pericolo.
I Saraceni, termine con il quale vengono designate le popolazioni musulmane insediatesi nel Nord Africa, sono in piena espansione, sia militare che economica, e la loro necessità di affermare il predominio sui mari li porta sovente ad operare scorrerie nei territori dell’Italia Meridionale, giungendo in certi casi a percorrere tutte le coste italiane ed a costituire una minaccia anche nei mari Tirreno e Ligure, così come in Sicilia ed in Sardegna.
I Saraceni non costituivano una vera e propria nazione, quanto erano piuttosto delle città a se stanti, dominate dagli emiri, che traevano particolare profitto proprio dalle azioni di pirateria. Raramente infatti essi riusciranno a mantenere il controllo del territorio per più di qualche anno, le potenze cristiane infatti si coalizzeranno più volte nel corso dei secoli per scacciare i saraceni dalle città che essi tenevano in ostaggio.
Tra gli episodi di permanenza più lunga, nel territorio pugliese, si ricordano Taranto, trasformata in fiorente porto commerciale e Bari, dove la permanenza dei Saraceni sarà di circa 30 anni.
Oltre le torri costiere molti altri segni del periodo delle incursioni saracene restano ancora oggi a caratterizzare il territorio. Per esempio la tipica conformazione di molte città della costa, con la rete di vie e strade che si dipana in labirinti e vicoli stretti, nasce proprio come forma di difesa e di protezione contro le incursioni degli invasori che spesso non riuscivano a venirne a capo.
Dopo i Saraceni sarà la volta dei Turchi ad insidiare il territorio dell’Italia Meridionale. L’impero Ottomano, in piena espansione imperialistica, e contrastato poco efficacemente da Bisanzio un impero in piena decadenza ed ormai esausto, si contenderà aspramente con le potenze occidentali, Venezia tra queste, il predominio del Mediterraneo Orientale. Il Salento, come sempre esposto dalla sua posizione alla furia delle contese pagherà un tributo carissimo ai Turchi, che distruggeranno diverse città spingendosi sovente molto addentro nell’entroterra.
Il caso forse più famoso è il sacco di Otranto, caduta in mano ai turchi nel 1480 che si macchieranno in quell’occasione del terribile eccidio di quasi 800 abitanti. Ancora oggi gli abitanti di Otranto ricordano l’episodio con un evento suggestivo, la Festa del Beati Martiri.
Ero convinto che turchi e saraceni fossero la stessa cosa