30 Settembre 2009 | Autore: Mr.salento | Salento
Il Salento deve molta della sua ricchezza e della sua fortuna, della sua fragilità e della sua forza al magnifico mare che lo circonda. Da millenni il mare è stato per le popolazioni che abitavano la regione, il fulcro delle attività commerciali e di comunicazione con gli altri popoli, nonché un’inesauribile risorsa di cibo e sostentamento.
Ma è anche stato il terribile veicolo di molti e invasioni, dal mare arrivavano le navi dei turchi e dei saraceni, che per secoli facevano al loro passaggio terra bruciata, lasciando dietro di se devastazioni, saccheggi e morte. Per scongiurare il pericolo che veniva dal mare, già in epoca romana la costa è stata disseminata di torri.
Erette con la pietra, a secco o utilizzando la malta, le torri costiere erano le vedette del mare, sui loro spalti fortificati soldati e cavalieri giorno e notte scrutavano l’orizzonte per avvistare il pericolo e dare l’allarme alle popolazioni: “Arrivano i turchi!”.
L’immane lavoro di costruzione delle torri, già iniziato in epoca romana vedrà un forte sviluppo ad opera dei dominatori spagnoli, che non solo fortificheranno la maggior parte delle cittadine, ma costruiranno un efficace sistema di avvistamento grazie alla costruzione di torri, l’una in vista dell’altra, e tra le quali la comunicazione avveniva di giorno con bandiere colorate e di notte con i fuochi accesi.
Tale opera è ancora oggi ammirabile sulle coste adriatiche, nella zona di Otranto il sistema di difesa delle torri è ancora oggi ammirabile in tutta la sua potenza, e fu proprio Otranto a subire uno dei più terribili saccheggi ad opera dei turchi ed a stimolare così la necessità di dotarsi di un sistema difensivo efficace. Molte delle torri oggigiorno versano in stato di abbandono e sono diroccate, altre invece sono state ristrutturate, talvolta con esiti discutibili, e riutilizzate, naturalmente non più per la loro funzione difensiva.
Nei dintorni di Lecce possiamo visitare la grande torre a base quadrata di Torre Specchiolla, e, di uguale forma ma più piccola la Torre Rinalda la semi diroccata Torre Veneri, e Torre Chianca di forma circolare.
Scendendo a sud incontriamo Torre Specchia Ruggeri, e la Torre San Foca, la Torre Roca Vecchia che oggi è eretta solo più in parte ed i ruderi di Torre dell’ Orso che svetta su un’alta ed inaccessibile scogliera.
Nell’area di Otranto Torre S. Andrea e Torre Fiumicelli che domina la spiaggia di Alimini, la circolare Torre del Serpe, una volta il faro di Otranto e Torre dell’ Orte. Torre Sant’ Emiliano domina la baia che porta lo stesso nome, oggi è in parte demolita.
Vicino a Castro l’omonima Torre di Castro e Torre Lupo.
Scendendo verso Santa Maria di Leuca troviamo Torre del Sasso, leggermente distante dalle coste e Torre Palane, Torre di Naspre quasi del tutto diroccata, che svettava a picco sul mare, e Torre di Specchia Grande, del cui originale resta ben poco perchè è stata rifatta completamente, per finire la Torre dell’Ominimorti una massiccia costruzione di cui resta ancora molto evidente l’efficace impianto difensivo.
Risalendo la costa verso Taranto incontriamo i ruderi di Torre di Marchiello, Torre Vado, sulla cui sommità si può ammirare una bella serie di merli, Torre Pali ormai un ridere semi sommerso dall’acqua, Torre Mozza, e Torre S. Giovanni.
In direzione di Gallipoli Torre Suda, e Torre del Pizzo.
Ancora verso nord troviamo Torre S. Giovanni e Torre Sabea, la Torre dell’ Alto Lido, che conserva una bella scalinata da cui si accede al piano superiore. Torre del Fiume, detta Quattro Colonne, edificata per proteggere delle importanti sorgenti di acqua dolce, un luogo strategico all’epoca delle scorrerie dei saraceni. Risalendo ancora la costa si possono ammirare ancora Torre Sant’Isidoro, Torre Squillace, Torre Porto Cesareo, Torre Chianca, Torre Lapillo, Torre Castiglione, Torre Colimena, Torre Saline, Torre Barracco, Torre dei Molini, e la bella e grande Torre di San Pietro in Bevagna, con la sua pianta a forma di stella.