11 Novembre 2010 | Autore: Mr.salento | Salento
Il Salento, come del resto la maggior parte delle regioni dell’Italia Meridionale è stato per secoli un territorio marginale nello sviluppo economico, sociale e politico della nazione.
Una delle cause principali di ciò la frammentarietà con cui i dominatori succedutisi nel corso dei secoli, ultima la dinastia Borbone del Regno di Napoli e Sicilia, si sono sempre spartiti il territorio, diviso in centinaia di piccoli grandi feudi dove la popolazione soggiaceva alle bizze dei signori locali che non avevano alcun motivo per incentivarne le ricchezze attraverso lo sviluppo delle potenziali risorse economiche, il mare, l’agricoltura, ma si limitavano ad un atteggiamento di fruizione e sfruttamento del territorio superficiale e di rapina.
Tale effetto lo si può notare anche nel grande numero di giovani, uomini e donne, che ancora fino alla metà degli anni ’60, ed in parte, seppur in maniera limitata ancora oggi, erano costretti ad emigrare per trovare risposta alla necessità economica delle famiglie.
Il turismo è una delle voci dello sviluppo che nel Salento ha risollevato qa regione da uella che sembrava ormai essere una condizione endemica di povertà e depressione.
Non l’unica naturalmente, anche nel campo dell’agricoltura e nella pesca lo sviluppo si è fatto sentire, soprattutto grazie all’impegno di imprenditori che hanno saputo valorizzare prodotti come olio extravergine e vino un tempo destinati ad una produzione quantitativa, notevole si, ma che non ne esaltava la specificità e le caratteristiche intrinseche.
Piano piano, grazie al turismo, sono nate quelle infrastrutture di accoglienza che hanno rappresentato una fonte di reddito per una parte della popolazione, sui litorali sono nati stabilimenti balneari, ristoranti e locali che animano il giorno e la notte della lunga stagione estiva salentina.
Non solo, ma tale rinascita del settore economico turistico è stato un po’ il volano anche di una riscoperta del territorio. Agriturismi e ristoranti KM0 hanno riproposto e promosso la genuinità dei prodotti locali, le antiche tradizioni popolari, come processioni religiose e sagre, sono diventate in pochi anni eventi che attraggono un folto pubblico, nazionale ed internazionale.
Ci sono persino intraprendenti associazioni che promuovono un settore, quello del turismo responsabile, che hanno saputo rivalutare un ricchissimo patrimonio del Salento, il suo entroterra, per certi versi ancora genuino ed incontaminato, da visitare in bicicletta, a cavallo, lungo le antiche vie della pastorizia, tra verdi vallate di ulivi secolari e floridi vigneti.
E’ per questo motivo che la regione salentina è oggi una meta estiva il cui interesse cresce di anno in anno, capace di contrastare anche gli sbalzi umorali delle crisi finanziarie internazionali come hanno dimostrato le scorse stagioni che hanno registrato una crescita economica notevole proprio nei settori economici di diretta derivazione dall’industria turistica.
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