Alla popolazione di Morciano è meglio nota come Chiesa del Rosario, in quanto accoglie da secoli l’omonima Confraternita. E’ ad una sola navata, conserva pregevoli tele ed un organo di antica fattura. Restaurata a cura dell’Amministrazione Comunale, è stata restituita al culto agli inizi degli anni ’90.
Fu costruita intorno al 1486 per volontà del Barone di Morciano Ruggero Sambiasi, così come documenta un’iscrizione incisa su pietra e sistemata in alto sul lato nord della chiesa, ovvero quello prospiciente su via Roma.
HOC EQUES AURATUS ROGERIUS ILLE SACELLUM
BLASIA SANCTA DOMUS DAT TIBI VIRGO PARENS
(Trad. Il Cavaliere aurato Ruggero Sambiasi dona
questa chiesa a te, Vergine Madre).
Ove questo non bastasse, esiste una Relazione del padre carmelitano madrileno Giovanni Battista De Lezana, datata Roma 1656, nella quale è fatto riferimento alla data di fusione delle campane di questa chiesa, l’anno 1480.
Nel 1597 la chiesa subì un primo radicale restauro a cura dei coniugi morcianesi De Iudicibus-Monittola: utile al riguardo è la Relazione prodotta dal Vicario capitolare di Ugento Tommaso De Rossi nel 1711 in occasione di una visita pastorale.
Bisogna dire che nel 1507 il barone Rodolfo Sambiasi, successore di Ruggero, fece costruire il Convento dei Carmelitani (abbattuto, purtroppo, nel 1967) addossandolo alla chiesa; la notizia, risalente al 1696, è di Luigi Tasselli priore del Convento dei Cappuccini nella vicinissima Salve. Ma il dato per noi più importante riferito dal Tasselli, è quello relativo alla motivazione più profonda della nobile impresa del barone, “…il desio, che haveva, fussero ricoverati da’ questi Padri quei che passavano in Leuca, per riverire questa degna Madre di misericordie”: esattamente un secolo prima che venisse costruito il bellissimo Complesso di Leuca Piccola in Barbarano Morciano aveva dato la risposta giusta all’esigenza dei pellegrini di ogni parte della terra diretti al famoso Santuario di Leuca “De finibus Terrae”.