Una struttura visitabile del Salento è la Casa a Corte, originariamente una costruzione povera, tipica della civiltà contadina costruita secondo esigenze connesse ai lavori della terra; i possidenti le concedevano ad uso gratuito ai contadini. Molti gli spazi aperti che prevalevano su quelli chiusi, questi ultimi erano destinati a dimora del colono, magazzino, ricovero di bestie, stanza del telaio e pozzo.
Altri alloggi coperti erano le stanze da letto e da pranzo, a ciò si univano quelli per i lavori domestici: molitura per il grano, lavaggio dei panni e preparazione di prodotti per l’inverno. Le zone aperte erano quelle del giardino, adibito a piccole coltivazioni e come deposito di letami.
Le dimensioni delle stanze erano di 7 mt. x 5 mt. la comunicazione delle stanze avveniva non con porte interne, ma dall’esterno, imponente era il grande Camino. L’arredo del mobilio era semplice ed essenziale il letto, la mattara per conservare per il pane, la bancatedda per la mensa, la piattera per riporre le stoviglie, sedie impagliate ed infine lu vancuteddu per i piccoli (sedia). Un piccolo stipo era poi adibito ad altarino per ospitare l’immagine votiva o dei propri defunti davanti al quale si pregava.